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Le vie dell’Acqua di Leonardo

Le vie dell’Acqua
Il percorso dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, percorribile a piedi o in bicicletta, inizia alla “porta” nord, dove il traghetto collega Imbersago a Villa d’Adda, attraversando il fiume Adda. Si segue la strada sterrata per giungere alla diga di Robbiate, costruita per alimentare il canale Edison e dove, per sfruttare il salto fra i due livelli, a monte e a valle della diga, fu realizzata la centrale Semenza. Dal fiume si vede il ponte di Paderno d’Adda, un arco di ferro proteso da sponda a sponda, mentre poco a valle del ponte, una seconda diga, realizzata con lunghe aste di legno dette panconcelli, attraversa obliquamente il fiume e origina il naviglio di Paderno. Ai Tre Corni ha inizio il tratto degli “scorci leonardeschi”. Qui, Leonardo pensava di realizzare lo sbarramento dell’Adda da cui far partire il naviglio. Affacciandosi sul fiume, si possono ammirare i tre massi erratici. Dopo quasi un chilometro dall’incile, appare la conchetta, il primo degli 8 salti compiuti dal naviglio di Paderno. Dopo la conchetta, il naviglio resta asciutto, a parte alcune infiltrazioni naturali dal terreno e dalla collina rocciosa. L’Adda procede invece fra balze e dirupi, generando ampi bacini. La Conca Vecchia è il primo dei due salti previsti dall’architetto Giuseppe Meda che introduce l’escavazione di un nuovo canale parallelo al fiume per aggirare, in sponda milanese, le rapide. Le risorgive che sgorgavano naturalmente dal terreno sono all’origine del nome dato al terzo salto: Conca delle Fontane

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